Ayrton Senna… dopo 20 anni un fiume di diecimila fans a Imola…
Ogni anno nel mese di aprile tutti i Team della Formula 1 arrivavano ad Imola per dei test molto importanti, da cui trarre utili indicazioni sullo svolgimento della stagione motoristica. Fin da bambino sono sempre stato un tifoso Ferrari, ai bordi della strada, nei pressi di Campofelice di Roccella, a vedere sfrecciare i bolidi nella mitica Targa Florio.
Ferrari, Porsche, Alfa Romeo, sulle strade dell’epico tracciato siciliano si sfidavano senza esclusione di colpi. Sono cresciuto con il Cavallino nel cuore. Dopo l’incidente mortale di Gilles Villeneuve, a Zolder nel 1982, tutti noi ferraristi siamo rimasti un po’ smarriti, avevamo perso il nostro idolo, che come il grande Nuvolari, aveva riempito i nostri cuori di passione.
Siamo alla fine degli anni 80, la Formula 1 è in continuo progresso, la sua evoluzione porta nomi nuovi ad affacciarsi nel mondo motoristico, risvegliando passioni assopite. Durante le prove annuali dei Team a Imola, migliaia di appassionati arrivavano da ogni parte d’Italia. Una piccola macchina fotografica nello zaino, per carpire gesti, colori, passioni, tutto condito da odori, profumi e gioie incontenibili per i motori.
Qualcosa di nuovo stava accadendo in me, i miei occhi erano attratti e meravigliati al passaggio di una macchina bianco-rossa, con dentro un casco giallo a strisce verdi. Quella macchina era una MacLaren, il pilota un giovane brasiliano venuto da San Paolo, il suo nome Ayrton Senna da Silva. In quei giorni di prove, all’interno del circuito potevi muoverti liberamente, e dopo aver visto la corsia box dalle Tribune, ti spostavi nei punti più interessanti dove poter ammirare e fotografare le evoluzioni e la bravura di ogni singolo pilota. Ayrton Senna era strabiliante ovunque, alla Tosa, alla Piratella, alla Variante Alta, un vero artista che sapeva dipingere ogni curva. Ayrton mi stava entrando nel cuore, la sua gentilezza, le sue parole, i suoi gesti, la sua disarmante semplicità, la competenza e passione infinita per questo Sport stava dilagando in ogni angolo del pianeta, aria nuova nel panorama motoristico mondiale. Ogni domenica di corse era una grande festa, i suoi primati, le sue Pol Position, come nessuno prima, stavano segnando il tempo.
Il 1 maggio 1994 sembrava un giorno come tanti a Imola, molta tristezza per gli avvenimenti luttuosi dei giorni precedenti non erano bastati al destino, che, aveva ancora qualcos’altro da scoprire.
Un destino crudele si stava accanendo su Imola e su Ayrton Senna, che in quella terra di sognatori, viene strappato alla vita. Dio lo ha chiamato alla curva del Tamburello, portandolo con se. Sono passati 20 anni e la fiamma di Ayrton arde ancora ed è più viva che mai.
Ogni anno il 1 maggio ci troviamo tutti a Imola, alla curva del Tamburello per commemorare il nostro idolo. Quest’anno siamo in tanti, anzi tantissimi, tutti amici venuti da ogni parte del mondo, per essere tra le sue macchine, le sue passioni e i suoi sogni, che nel tempo, noi abbiamo voluto fortemente fare nostri.
Tutto parla di te Ayrton, in questo luogo e nel mondo ti sono state dedicate Piazze, Scuole, Centri Sportivi e tante strade sparse ovunque. Vivono in noi le tue espressioni più belle, esse sono state il nostro carburante in tutti questi anni… le tante testimonianze da ogni parte del mondo sono state come un elisir di lunga vita nel ricordo intimo più profondo.
Ayrton ancora con noi… forever semplicemente perché una persona speciale.
Scrivi un commento